In gamba, ragazzi!

Emancipazione e autonomia per i minori svantaggiati nella Repubblica del Congo.

Il progetto propone stretta collaborazione con soggetti locali, istituti di accoglienza (Fondation Viviane, Colk, AFDECO, Aurore) e istituzioni educative (AECOM, PFDU) per la tutela integrale dei diritti dei minori abbandonati o che, ancora in famiglia, sono a rischio di abbandono. Le azioni partono dal diritto alla salute, che nella RDC è un’emergenza continua, soprattutto nelle fasce di popolazione più vulnerabili. Il progetto garantirà cure mediche adeguate, generiche e specialistiche, dotazioni di farmaci e cibi proteici a 720 minori ospitati nei centri di accoglienza. Riguarderà poi un intervento in ambito delicatissimo, per 150 minori portatori di handicap, cui la Fondation Viviane offrirà gratuitamente cure (mediche e fisioterapiche) e protesi realizzate con materiali “poveri”.

L’ambizione è quella di tutelare i minori in una condizione di estremo svantaggio a causa di una patologia che impone costi insostenibili per il trattamento del loro handicap, che nella RDC è ancora considerato in molti contesti come indice di “stregoneria” ed è causa di esclusione sociale se non di sevizie o uccisioni. Si garantirà un sostegno costante alle famiglie per prevenire l’abbandono e l’accoglienza di tali minori se – nonostante ogni sforzo – abbandonati.

Per operare un’integrale tutela delle persone il progetto non può limitarsi all’ambito sanitario, ma deve considerare che un inalienabile diritto dell’uomo è quello di essere riconosciuto come soggetto di diritti, e che dunque senza la registrazione anagrafica nessuno può compiutamente trovare un posto nel mondo. Il problema è individuato dalle autorità locali come di prioritaria importanza, e tuttavia reiterate campagne di sensibilizzazione hanno trovato ostacoli di carattere economico e sociale. Per questa ragione il progetto si occuperà della realizzazione di indagini sociali sulle origini dei minori, presupposto per la loro successiva registrazione anagrafica, nonché della formazione del personale dei centri e dei Comuni dove gli istituti si trovano.

Il progetto non dimentica che ogni minore è portatore del diritto all’emancipazione, vale a dire la possibilità di trovare adeguata collocazione nella società attraverso l’approfondimento delle proprie capacità e attraverso l’istruzione, che costituiscono un volano di eccezionale importanza affinché soggetti già decisamente sfortunati possano, quanto meno, accettare la sfida della costruzione di una futura indipendenza. Premesso che l’accesso alla scuola in RDC è a pagamento, il progetto non si limita a garantire le spese scolastiche per tutti i minori ospitati dai centri partner (scopo minimo ma non risolutivo), ma anche di quelli che, vivendo in famiglie indigenti, solo grazie al sostegno economico potranno completare il ciclo scolastico (scuole PFDU) o necessitano di alfabetizzazione per poter accedere agli studi ordinari, e infine di minori ciechi o sordomuti (scuole Petite Flamme).

Il risultato generale che si intende perseguire è di migliorare le condizioni di accoglienza e promuovere il diritto all’emancipazione dei minori abbandonati o in situazioni di rischio della RDC.
I risultati specifici al raggiungimento dei quali si considereranno realizzati gli obiettivi sono:

  1. 150 minori portatori di handicap (100\anno) riceveranno cure mediche e riabilitative
  2. 15 minori portatori di handicap e abbandonati saranno ospitati dalla Fondation Viviane
  3. 60 minori (40\anno) riceveranno protesi ortopediche
  4. 150 famiglie riceveranno assistenza e sostegno e non abbandoneranno i propri figli portatori di handicap
  5. 1350 minori (675\anno) riceveranno assistenza sanitaria, ricoveri e cure
  6. 840 minori ogni anno frequenteranno la scuola
  7. 50 minori saranno oggetto di indagini sociali
  8. 40 minori saranno registrati all’anagrafe
  9. Saranno realizzate 5 sessioni di formazione per il personale degli istituti, delle scuole e dei Comuni (84 persone)
  10. Si contribuirà a diffondere la tutela dei diritti dei minori portatori di handicap e abbandonati