2 15 bambini

Fondation Viviane

L’isola che c’è.

La Fondation Viviane nasce nel 1996 grazie alla determinazione di Viviane Phemba Tsasa, una signora che, a causa di un incidente, dall’età di 8 anni è stata costretta su di una sedia a rotelle. Nonostante il suo handicap, nonostante abbia vissuto in un luogo “difficile” e negli anni bui della guerra peggiore, Viviane ha saputo con gli anni plasmare una realtà importante e per certi versi unica. 

Lo scopo della Fondation è sempre stato infatti quello di offrire accoglienza e cure ai minori abbandonati, e in particolare a quelli portatori di handicap. 

Siamo a Kinshasa, un luogo dove sette fanatiche hanno predicato, come fosse l’unico scopo della loro vita, che i bambini handicappati sono stregoni. A Kinshasa, dove anche le famiglie che non credono affatto nella stregoneria non hanno un dollaro per poter garantire ai propri figli un futuro qualsiasi, figuriamoci delle cure. Un luogo dove il semplice affermare che un minore portatore di handicap ha dei diritti può essere pericoloso e ha un valore quasi eversivo. 

La Fondation ha iniziato garantendo cure mediche e fisioterapiche ai bambini disabili, e ospitandoli se abbandonati. I numeri parlano da soli: se nel 1996 si contavano sulle dita di una mano i bambini che usufruivano di fisioterapia, oggi sono più di cento. Così come sono circa 75 i minori orfani o abbandonati che vivono alla Fondation. E alle cure fisioterapiche si sono aggiunte quelle mediche, quelle chirurgiche, il sostegno alle famiglie ai fini della prevenzione dell’abbandono…

Grazie al finanziamento di un proprio socio, nel 2013 NOVA ha costruito un’officina ortopedica e ha provveduto, usufruendo della collaborazione delle officine INAIL di Vigorso (Bologna), alla sua dotazione e alla formazione professionale del personale. La Fondation, pertanto, è ormai in grado di garantire un servizio qualificato e gratuito di costruzione e dotazione di protesi ortopediche.  

La Fondation, oggi riconosciuta come Istituzione di Pubblica Utilità, è diventata partner del Comune di Mont Ngafula che le affida, come tutore temporaneo, i bambini abbandonati nel territorio del Comune. Ai bambini garantisce un’alimentazione adeguata, un accudimento continuo e amorevole, la registrazione anagrafica, la scolarizzazione e – per i più grandicelli – un percorso professionalizzante. 

Grazie all’aiuto di NOVA, a una rete di appoggio, al sostegno che l’Ufficio 8×1000 della Tavola Valdese ha garantito, ma soprattutto grazie all’intraprendenza della sua fondatrice e all’impegno dei volontari e del personale, la Fondation ha avviato un percorso di costruzione delle condizioni per la totale autosufficienza del centro: in particolare grazie ai frutti di alcuni terreni acquisiti in donazione e coltivati a ortaggi, alberi da frutta, patate dolci, manioca, soia, arachidi, fagioli, melanzane, e dove è praticato l’allevamento di maiali, agnelli, galline, oche, pesci.

La Fondation, da sempre sostenitrice della necessità di “creare comunità”, ha costruito le case per le famiglie dei coltivatori, che affida loro in cambio di una parte dei prodotti dei campi.